Piacenza e salumi è un
binomio ben noto al mangiatore italiano medio. Nella (non poi troppo) sorridente cittadina sorgono un numero non ben
definito di osterie dove poter mangiare i classici piatti della tradizione: gnocco fritto con i salumi, pisarei e
faso', tortelli etc...alzi la mano chi non li ha mai provati.
Tuttavia, il salume che più mi ha colpito ho avuto occasione di gustarlo in un piccolo
locale, Al DOP, un
incrocio tra un’osteria ed un moderno ristorante, situato all’angolo di uno
svincolo provinciale snodo per i viaggiatori che lasciano la città (posizione
non troppo felice, ma va beh!). Nonostante la non felicissima posizione, Al DOP si merita 2 Stelle Michel.
Anche qui il proprietario
è anche il tuo personale cameriere. Esperto ed appassionato di vini, è
orgoglioso di presentarti la sua carta dei vini telematica, realizzata su di un
tablet, giusto per mettere in difficoltà gli anziani: idea divertente ed innovativa (in
realtà risulta anche altamente intuitiva e pratica).
Locale piccolo, pochi
posti a sedere ed una grande affettatrice marca Berkel (da sola vale metà locale, ma a buon
diritto). Come prima portata ordiniamo un tagliere di salumi con pane fatto in casa. Salame piacentino (poteva essere migliore), coppa, culatello (perfino migliore di quello di Zibello), prosciutto crudo
e….una pancetta "mondiale"! Ragazzi, fidatevi, ordinate un tagliere anche di sola
pancetta e non ve ne pentirete. E’ così delicata che il grasso si scioglie in bocca,
perfetta accompagnata dal pane casereccio.
Seconda portata,
degustazione di formaggi. Ci spiegano l’ordine in cui assaporare i piccoli
pezzettini di formaggio accuratamente disposti in cerchio: al quarto consiglio
mi sono già perso, intento a gustare l’ottimo vino bianco suggerito dal
proprietario (la cantina è davvero ben fornita). Al di là del Master in caseificazione che servirebbe per comprendere le modalità di degustazione dei singoli assaggi di formaggi, da segnalare le confetture di accompagnamento (cipolla, pere, zucca), davvero ottime.
Finale in grande stile:
tiramisù senza uova, realizzato abbattendo il mascarpone (poverino, che fine
ingiusta) nel perfido abbattitore. Dolce davvero molto buono, salvo per la propria linea personale, magari prendetene uno in due.
Conto finale: per 4 persone Euro 125, comprensivo di:
- piatto di salumi misti (uno a testa, porzione abbondante)
- degustazione di formaggi (uno a testa, porzione abbondante)
- dolce
- vino (bottiglia di vino bianco e calice di passito per il dolce)
Responso: ci tornerò sicuramente ed in un futuro non troppo lontano. Il proprietario è davvero simpatico e da ottimi consigli sui prodotti migliori che ha in casa. E poi gli snodi autostradali hanno sempre il loro fascino!